LIBRERIA NUOVA TERRA: Scheda prodotto
PORTO DI TOLEDO (IL)
di ORTESE ANNA MARIA
Stato Editoriale
In commercio
Reperibilità
Reperibile in pochi giorni
- Titolo: PORTO DI TOLEDO (IL)
- Autore: ORTESE ANNA MARIA
- Illustratore: Formato8
- Editore: ADELPHI
- Collana: FABULA
- Anno: 1998
- ISBN: 9788845913570
- Pagine: 554
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 850 LETTERATURA
Classificazione CEE
- FA NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA (DOPO IL 1945)
Un romanzo che è memoria stravolta di una adolescenza vissuta prima della guerra e vissuta in una città visionaria (la Toledo del titolo) attraverso gli occhi di una tredicenne, Damasa. Intanto si sta profilando l'immensa Tigre che è la guerra.
Pubblicato per la prima volta nel 1975, Il porto di Toledo ebbe la sorte dei grandi libri in anticipo sui tempi o da essi radicalmente discordi: non fu capito, se non in minima parte. Oggi, a distanza di oltre vent'anni, e dopo che opere successive come Il cardillo addolorato hanno contribuito a illuminarne la complessa natura, Il porto di Toledo si presenta in una nuova edizione rivista. E apparirà tuttora sconcertante, questo romanzo che è memoria stravolta di una adolescenza vissuta prima della guerra - e vissuta in una città visionaria (la Toledo del titolo) attraverso gli occhi di una tredicenne, Damasa, che «non sa il nome delle cose e soprattutto non sa nulla del tempo». Ma, anche, il libro imporrà la sua misteriosa bellezza, come di resoconto da un mondo dove «tutto ciò che si vede o accade è incantato o spaventoso», mentre nel cielo si profila l'immensa Tigre che è la guerra. E forse il romanzo più azzardato di Anna Maria Ortese, quello che ci spinge verso luoghi più remoti: «Comprendevo adesso - scrivendo Toledo- una cosa: che ogni cosa è intimamente inconoscibile. Non per tutti. Per alcuni - e dovevo vedermi tra questi - l'inconoscibile è il vero. Un tempo, un paese possono essere senza lapidi, come la luna. E uomini e donne possono non avere vero nome, essere unicamente forze ostinate, ignoti suoni. C'è la storia fuori, c'è la Tigre nel cielo; e qui, nulla. Come in una casa (città) dimenticata».