LIBRERIA NUOVA TERRA: Scheda prodotto
NUOVE FRONTIERE DELLA GIUSTIZIA. DISABILITA', NAZIONALITA', APPARTENENZA DI SPEC
di NUSSBAUM MARTHA C.; FARALLI C. (CUR.)
Stato Editoriale
In commercio
Reperibilità
Reperibile in pochi giorni
- Titolo: NUOVE FRONTIERE DELLA GIUSTIZIA. DISABILITA', NAZIONALITA', APPARTENENZA DI SPEC
- Sottotitolo: (LE)
- Autore: NUSSBAUM MARTHA C.; FARALLI C. (CUR.)
- Illustratore: ITALIANO
- Editore: IL MULINO
- Collana: COLLEZIONE DI TESTI E DI STUDI
- Anno: 2007
- ISBN: 9788815120427
- Pagine: 449
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 190 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
- HPS FILOSOFIA SOCIALE E POLITICA
- JPA SCIENZA E TEORIA POLITICA
In questo volume Martha Nussbaum torna ad occuparsi del liberalismo politico e della teoria del contratto sociale nella versione attualizzata di John Rawls, alla cui memoria il libro è dedicato. L'assunto principale è quello di utilizzare la propria teoria delle capacità, già messa alla prova in "Diventare persone" con le tematiche di genere, per risolvere tre punti deboli della teoria politica di Rawls, fonte di forti asimmetrie sociali: come trattare le persone con disabilità fisiche o psichiche e garantire la loro piena realizzazione come esseri umani, come estendere la giustizia a tutti gli abitanti del pianeta prescindendo dal posto in cui vivono e non discriminandoli per la provenienza, e come conciliare i propri standard di giustizia con il maltrattamento inflitto, soprattutto nella catena alimentare e industriale, agli animali per soddisfare i propri bisogni consumistici. In tutti tre i casi si tratta di soggetti che, contrattualisticamente parlando, non sono "liberi, eguali e indipendenti" né incarnano quella razionalità che il modello del contratto presuppone.
Quando Rawls incontra Aristotele: un altro passo avanti nella teoria delle capacità per «diventare persone». In questo volume Martha Nussbaum si dedica ad integrare la teoria del contratto sociale di John Rawls per risolverne i punti di labilità rispetto a tre forti asimmetrie sociali. Come trattare le persone con disabilità fisiche o psichiche e garantirne la piena realizzazione come esseri umani? come estendere la giustizia a tutti gli abitanti del pianeta prescindendo dal luogo in cui vivono e non discriminandoli per la provenienza? come conciliare i nostri standard di giustizia con il maltrattamento inflitto, soprattutto nella catena alimentare e industriale, agli animali? I soggetti di tutti e tre questi casi, contrattualisticamente parlando, non sono "liberi, eguali e indipendenti" né incarnano quella razionalità che il modello del contratto presuppone. Una impasse che può essere superata grazie all'"approccio delle capacità". Al di là del dibattito filosofico, tale proposta teorica, elaborata dalla stessa Nussbaum e già messa alla prova con le tematiche di genere, vuole incidere sulla prassi e si pone come forma di legittimazione delle tendenze più autenticamente democratiche delle moderne società. Martha C. Nussbaum insegna Law and Ethics nell'Università di Chicago ed è visiting professor nella Harvard Law School. Fra i suoi libri pubblicati in Italia: "Il giudizio del poeta. Immaginazione letteraria e civile" (Feltrinelli, 1996), "Terapia del desiderio. Teoria e pratica nell'etica ellenistica" (Vita e Pensiero, 1998), "Coltivare l'umanità" (Carocci, II ed. 2006), "Nascondere l'umanità. La vergogna, la necessità, la legge" (Carocci, 2007). Al Mulino sono usciti: "La fragilità del bene" (II ed. 2004), "Diventare persone" (2001), "Giustizia sociale e dignità umana" (2002), "L'intelligenza delle emozioni" (2004).