LIBRERIA NUOVA TERRA: Scheda prodotto
GIARDINI DI PIETRA. I SASSI DI MATERA E LA CIVILTA' MEDITERRANEA
di LAUREANO PIETRO
Stato Editoriale
In commercio
- Titolo: GIARDINI DI PIETRA. I SASSI DI MATERA E LA CIVILTA' MEDITERRANEA
- Autore: LAUREANO PIETRO
- Illustratore: 0
- Editore: BOLLATI BORINGHIERI
- Macrosettore: TURISMO
- Settore: ALTRA
- Collana: GLI ARCHI
- Anno: 2002
- ISBN: 9788833914015
- Pagine: 199
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 710 ARTI
Classificazione CEE
- WTM LUOGHI E POPOLI: OPERE ILLUSTRATE
Testimonianza di una millenaria attività di trasformazione dell'ambiente, comune alle antiche civiltà mediterranee e alle zone aride, Matera ha subito l'impatto distruttivo della modernità. Questo libro ha contribuito a lanciare il processo di recupero e valorizzazione di una città iscritta nel patrimonio mondiale dell'Unesco.
Come proporre una nuova chiave di lettura per i Sassi di Matera? Secondo Pietro Laureano è necessario considerare il territorio nella sua globalità e nella sua dimensione storico-sociale, così come in quella geografica e ambientale, e inserire questo particolare «modo di abitare» in un disegno comune a molte civiltà mediterranee. Occorre dunque partire dalle ricche memorie del passato, sin dai primordi del Neolitico, per vedere come le successive trasformazioni climatiche e paesaggistiche, assieme ai drastici cambiamenti nell’organizzazione sociale delle popolazioni, si riflettano nell’evoluzione dei manufatti e delle abitazioni. Grotte naturali, architetture ipogee, cisterne, enormi recinti trincerati, masserie, chiese e palazzi, si succedono e coesistono, scavati o costruiti nel tufo delle Gravine. Insediamenti così diversi si armonizzano nel comune intento di sfruttare al meglio le difficili condizioni geografiche – ad esempio con efficienti sistemi di recupero e canalizzazione delle acque – in analogia con altre «città di pietra» delle zone aride, come la favolosa Petra, o come Sana’a, la capitale delle "Mille e una notte". L’impatto della modernità con un ecosistema così delicato è distruttivo. Matera, che ancora in cronache cinquecentesche viene descritta come «città dotata di aria salubre e abitata da uomini ingegnosi», diviene una «vergogna nazionale», simbolo dell’arretratezza meridionale. Solo il mutato clima culturale, di cui quest’opera è una testimonianza, permette oggi l’avvio di un processo di recupero e valorizzazione. L’iscrizione nel Patrimonio mondiale dell’Unesco suggella, come scrive Laureano, la «fine della vergogna». Nasce un nuovo modo di intendere l’eccezionale, lo straordinario, che può celarsi anche in «segni minimali che racchiudono in materiali non preziosi la sapienza di un popolo, elementi singoli che acquistano rilievo solo nell’insieme e costituiscono un tutto, espressione di una cultura e concezione di un mondo». Pietro Laureano (1951), architetto e urbanista, si occupa di città storiche, siti archeologici e paesaggi culturali; è consulente dell'UNESCO per le zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo. Per i nostri tipi ha pubblicato "La piramide rovesciata. Il modello dell'oasi per il pianeta Terra" (1995) e "Atlante d'acqua. Conoscenze tradizionali perla lotta alla desertificazione" (2001).