LIBRERIA NUOVA TERRA: Scheda prodotto
UOMO E' ANTIQUATO (L'). VOL. 2: SULLA DISTRUZIONE DELLA VITA NELL'EPOCA DELLA TE
di ANDERS GUNTHER
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- Titolo: UOMO E' ANTIQUATO (L'). VOL. 2: SULLA DISTRUZIONE DELLA VITA NELL'EPOCA DELLA TE
- Sottotitolo: TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE.
- Autore: ANDERS GUNTHER
- Illustratore: 0
- Editore: BOLLATI BORINGHIERI
- Macrosettore: SCIENZA-E-TECNOLOGIA
- Settore: SCIENZE-NATURALI
- Collana: UNIVERSALE BOLLATI BORINGHIERI
- Anno: 2007
- ISBN: 9788833917610
- Pagine: 440
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 300 SCIENZE SOCIALI
Classificazione CEE
- PDR IMPATTO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA SULLA SOCIETA
Se la prima rivoluzione industriale è consistita nell'introduzione del macchinismo, se la seconda si riferisce alla produzione dei bisogni, la terza rivoluzione industriale è per Anders quella che produce l'alterazione irreversibile dell'ambiente e compromette la sopravvivenza stessa dell'umanità. In un mondo in cui la macchina è diventata soggetto della storia, l'uomo risulta superato, "antiquato", appunto. In venticinque saggi su temi che vanno da L'apparenza a Il male, passando per La massa, Il lavoro, Le macchine, L'individuo, Le ideologie, Il conformismo, Il privato, La morte, La realtà, La libertà, La storia, La fantasia, Lo spazio e il tempo, Anders pratica un filosofare senza sistema precostituito. Eppure la sua "filosofia di occasione" o, come pure egli dice, en plein air, ha saputo cogliere per tempo i prodromi della trasformazione che sarà detta impropriamente postmoderna e che per Anders altro non è che il frutto della riduzione di tutto, del mondo e dell'uomo, a "materia prima" indefinitamente manipolata da una tecnica sfuggita a ogni controllo.
Se la prima rivoluzione industriale è consistita nell’introduzione del macchinismo, se la seconda si riferisce alla produzione dei bisogni, la terza rivoluzione industriale è per Anders quella che produce l’alterazione irreversibile dell’ambiente e compromette la sopravvivenza stessa dell’umanità. Pubblicato nel 1980, questo secondo volume di L’uomo è antiquato prosegue il ragionamento del primo: in un mondo in cui la macchina è diventata soggetto della storia, l’uomo risulta superato, “antiquato”, appunto. In venticinque saggi su temi che vanno da L’apparenza a Il male, passando per La massa, Il lavoro, Le macchine, L’individuo, Le ideologie, Il conformismo, Il privato, La morte, La realtà, La libertà, La storia, La fantasia, Lo spazio e il tempo ecc., Anders pratica un filosofare senza sistema precostituito. Eppure la sua "filosofia di occasione", o, come pure egli dice, en plein air, ha saputo cogliere per tempo i prodromi della trasformazione che sarà detta impropriamente postmoderna e che per Anders altro non è che il frutto della riduzione di tutto, del mondo e dell’uomo, a "materia prima" indefinitamente manipolata da una tecnica sfuggita a ogni controllo. Günther Anders nacque a Breslavia nel 1902. Dopo studi condotti alla scuola di Husserl, emigrò per ragioni razziali nel 1933, trasferendosi prima a Parigi e poi negli Stati Uniti (New York e Los Angeles). Nel 1950 tornò in Europa, stabilendosi a Vienna dove morì nel 1992. È autore di un'opera ancora in parte inedita in cui l'interesse per la filosofia si alterna con quello per la letteratura. Sono famose le sue prese di posizione sulla bomba atomica (cfr. Essere o non essere e La coscienza al bando, entrambi Einaudi, Torino 1961 e 1962), sulla guerra del Vietnam e su Cernobyl.