LIBRERIA NUOVA TERRA: Scheda prodotto
LIBERTA' HA UN CAPPELLO A CILINDRO (LA)
di ADORNO LUISA
Stato Editoriale
In commercio
- Titolo: LIBERTA' HA UN CAPPELLO A CILINDRO (LA)
- Autore: ADORNO LUISA
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Macrosettore: SCIENZE-SOCIALI-E-UMANE
- Settore: 5/6-ANNI
- Collana: LA MEMORIA
- Anno: 1993
- ISBN: 9788838909207
- Pagine: 192
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 320 SCIENZE SOCIALI
Classificazione CEE
- JPA SCIENZA E TEORIA POLITICA
La continuità tra il regime socialista nella Russia di quaranta anni addietro e la situazione attuale dopo l'Ottantanove s'incarna nel ritratto di un cabarettista, libero, ieri come oggi, perché «non ha bisogno delle cose». È un libro epistolare di viaggio giocato su due piani del tempo incastonando in lettere contemporanee lettere dalla Russia degli anni Settanta, racconti di ripetuti soggiorni, allora, a Praga e a Cracovia in una residua, dura a morire, speranza di socialismo, fino al presente quando, dopo la frattura dell'Ottantanove, c'è il ritorno in quegli stessi paesi alla ricerca delle persone amiche di cui ascoltare o rivivere le esperienze. Le tante vicende non sono intrecciate nell'unica trama del movimento puntando sullo straordinario o sull'inatteso, vengono invece rivisitate con uguale attento animo amico le persone che hanno visto crollare il mondo in cui ancora credevano, quelle le cui speranze hanno preso faticosamente respiro o tese ora alla conquista del benessere. Ma è nel cabarettista polacco, che non aveva e non ha bisogno delle cose, «...nell'aria felice con cui aspettava, un po' alticcio, di entrare in scena per quelle ore di realizzazione di sé nella verità, che nessuno mai gli aveva potuto impedire» che si coglie un lampo di vera libertà. La scrittura, ora rapida ora distesa, tende ad annullare lo spazio e a fondere fatti e persone in un tessuto di ansie, miserie, speranze e guizzi di allegria. (Luisa Adorno). Luisa Adorno è nata a Padova e vive a Roma. Ha collaborato a «Il Mondo» di Pannunzio e a «Paragone». I suoi romanzi L'ultima provincia (1983), Le dorate stanze (Premio Prato-Europa e Premio Pisa 1985), Arco di luminara (Premio Racalmare-Leonardo Sciascia e Premio Viareggio 1990), La libertà ha un cappello a cilindro (1993), Sebben che siamo donne (Premio Vittorini 1999) e Foglia d'acero (2001) pubblicati da questa casa editrice, sono tradotti in varie lingue. Nella stessa collana i racconti di Come a un ballo in maschera (1995). Con Jy ina tastnà ha curato la traduzione del romanzo di Helena mahelovà La fermata del treno dei boschi pubblicato nella collana «Il castello».